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Milano fashion week

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La settimana della moda milanese si è conclusa da poco.

Io non ho potuto partecipare personalmente ma ho seguito molte sfilate direttamente dal mio pc; proverò a ripercorrere con voi le collezioni che mi hanno colpito di più, cercando di delineare i must have della spring/summer 2016.

GUCCI: Tailleur che si alternano ad abiti a fiori dalle lunghe gonne gipsy, mini tuniche con ricami trompe l’oeil, camicie con maxi fiocco e biker jacket con borchie. 

Accessori come le t-shoes dal tacco vertiginoso, mocassini dalla doppia G, slipper gioiello, borse a mano dal sapore vintage. Un viaggio tra passato e futuro, senza mai tralasciare l’eleganza contemporanea.



ALBERTA FERRETTIIl senso della natura è ovunque, dai vestiti di suede, alle lunghe sahariane, alle tuniche che mescolano seta e crochet. 
Estremamente raffinati e romantici gli abiti in impalpababile chiffon mixato con altre stoffe, intrecciato o annodato.

FENDI: Trionfa la sartorialità, l’artigianalità e la vena creativa e ricercata che contraddistingue la maison. La pelliccia rimane protagonista: in visone rasato o jacquard a motivo intrecciato. 
I fiori, invece, sono il filo conduttore dell’intera collezione: ricamati, applicati, ad intarsio o lussuoso dettaglio.

MOSCHINO: “Clothed For Construction”, questo il nome della collezione, comprende una rivisitazione dei segnali stradali, degli arnesi da carpentieri, dei simboli del car wash. 
Caschetti che diventano cappellini anche bon ton, cartelli stradali che si trasformano in borse, spazzole per il lavaggio auto che diventano frange sugli abiti, abiti Cadillac in colori sorbetto con gli abbaglianti.

VERSACE: Una collezione pensata per una moderna viaggiatrice metropolitana. Dominano i colori del safari, verde e kaki, che si confondono con la nuova stampa aninalier (un mix di tante stampe diverse: tigre, leopardo, zebra e camouflage).
E poi l’amato nero in versione business per i completi con caban e gonna lunga e in versione sexy per gli abiti lunghi.



ROBERTO CAVALLI: Una collezione interamente dedicata alla femminilità, sensualità e coolness. Giorno e sera, decoro e rigore, grazia e sfrontatezza in un mix and match che sicuramente piacerà molto.


DSQUARED2: Sfilano mini abiti aderenti in strisce multicolor che sembrano mute da sub in versione sexy, canotte in paillettes e maglie di metallo, vestiti asimmetrici con top tempestati di cristalli.
Non mancano i capi iconici del brand come la giacca sartoriale, le tute tattoo indossate con il bustier carne, le pellicce fluo e i sandali vertiginosi.




DOLCE&GABBANA: Il set di Stefano e Domenico è la ricostruzione della “bella Italia” turistica. 
Lo show intitolato “Italia is love” è stato dedicato allo stivale più amato del mondo. 
Freschi caftani di seta, gonne ampie, lunghi abiti, accessori… tutti caratterizzati dalla presenza del tocco italiano: decorazioni, ricami, stampe che richiamano le località più belle d’Italia (da Portofino a Capri, da Roma a Pisa, da Amalfi a Palermo, …).
Righe che si alternano a fiori in un mix di colori vivaci.



GIORGIO ARMANI: Femminilità allo stato puro, collezione ricca di decori e ricami. 
Giacche micro, mini dress, shorts che mostrano le gambe. 
Corto anche per la sera: bustier in cristalli, top trattenuti da corde gioiello, gonne in organza e lunghi abiti tempestati di perline colorate.


Ciao ragazze mie!!
Come credo che voi già sappiate, dal 17 al 22 settembre, si è tenuta la Milano Fashion Week.

Cosa hanno portato in scena questa volta i nostri stilisti Made in Italy?

Ispirazione ’70s per Gucci; micro abiti stampati e gilet di pelliccia molto wild, jeans boyfriend e romantici mini dress ricamati.

Armani ha dedicato la sua linea giovanile EA al blu in tutte le sue sfumature; gonne lunghe e tagliate, pantaloni corti e niente tacchi.

Anche per Alberta Ferretti ci si ispira agli anni ’70 filtrati però da una lente di romanticismo raffinato; maxi dress semi trasparenti, stampe e applicazioni floreali dai colori primaverili: rosa nude, lilla, avorio, verde acqua; ai piedi tornano i sandali alla schiava.

Giovani un po’ hippie e un po’ borghesi in vacanza a Ibiza per Cavalli e la sua linea Just; abiti leggeri stampati con margherite, cuori, gigli e farfalle, ricoperti da gilet, e ai piedi sandali raso terra o dal tacco vertiginoso rigorosamente dorati.

Un tripudio di broccato per Prada; tubini e soprabiti dagli orli sfilacciati e sfrangiati.

Sfilata all’insegna del nero arricchito da maxi impunture decorative per Versace; giacche ad un bottone, crop top, pantaloni alla caviglia e gonne con profondo spacco laterale; si passa poi ai colori caramella per arrivare, infine, alle tinte brillanti e agli inserti trasparenti sulla pelle nuda.

Cow girl in passerella per Pucci; micro abiti ricamati,dress lunghi a balze e cocktail dress multicolor tie-dye; borse a bisaccia con frange e macrogioielli tribali.

Dolce & Gabbana si trasferiscono a Siviglia e trasformano le loro modelle in matador con boleri arricchiti da passamanerie, e in ballerine di flamenco con abiti vaporosi a pois con balze e ruche.

E infine Moschino e la sua celebrazione della bambola più famosa del mondo: Barbie! Parrucche bionde, rossetti shocking, completini di pelle nel tipico rosa, felpe bubblegum a tutto logo e trench dorati.

Personalmente, la collezione che mi ha colpito di più è stata senza dubbio quella messa in atto da Jeremy Scott, ispirata alla icona di stile per eccellenza; l’ho trovata così innovativa, particolare, divertente, solare, sui generis e colorata!!

E la vostra preferita qual è stata?

Xoxo, Enrica.