Per festeggiare il Capodanno 2018, io e Nicola eravamo indecisi su tante città. 
La cosa certa era che volevamo un posto freddo, magari con una bella atmosfera natalizia e fuori dall’Italia e non una
delle solite mete.

Dopo tante ricerche sul web, abbiamo optato per Vienna.
Si sa, l’Austria in inverno è bellissima e questa città non si è affatto smentita.

Ma andiamo con ordine.
Siamo partiti da Roma Fiumicino con Vueling nel pomeriggio del 28 dicembre e siamo arrivati all’aeroporto di Wien-Schwechat dopo circa un’ora e 40 minuti di volo.
Abbiamo poi, raggiunto il centro città in maniera comoda e rapida con il treno S7 che parte direttamente dall’aeroporto; da lì, abbiamo preso la metro (che a Vienna si chiama U-Bahn) e abbiamo finalmente raggiunto l’appartamento prenotato tramite Airbnb.

DOVE ALLOGGIARE

Se un po’ mi conoscete, saprete che all’estero preferisco gli appartamenti agli hotel perchè permettono di essere più liberi e più indipendenti, senza limiti di orari nè altro.
Il nostro appartamento era collocato nel quartiere n°18, Währing,  al confine con il 9, Alsergrund, in una zona residenziale fornita di bar, ristoranti, supermarket (Billa e Despar dove facevamo comodamente la spesa), a circa 20 minuti di metro dalla piazza della cattedrale di Santo Stefano (Stephansdom) che è considerato il punto più centrale di Vienna.
Il centro città è circoscritto ad un’area non molto ampia, quindi, anche se non alloggiavamo in pieno centro, non eravamo comunque in periferia.
I quartieri, nonostante abbiano tutti un proprio nome, sono numerati da 1 a 23 (ed è con questi numeri che vengono solitamente chiamati), dove l’1 rappresenta quello della cattedrale e delle vie più centrali  e il 23 quello più periferico.
I quartieri da 1 a 9 e il numero 20 vengono chiamati “distretti interni”, in quanto situati all’interno del Gürtel (cintura), principale arteria di traffico della città, tutti gli altri vengono chiamati “distretti esterni”.

COSA FARE E COSA VISITARE

1° GIORNO

Già dal primo giorno abbiamo cercato di sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione per iniziare a conoscere meglio la città e le sue principali attrazioni cominciando dalla famosa Cattedrale di Santo Stefano che vi ho nominato prima.
I viennesi la chiamano STEPHANSDOM ed è una tappa obbligata per ogni turista in visita; possiede quattro torri e la più alta è la Torre Sud (136,44 metri) sulla cui sommità si arriva salendo 343 gradini e devo dirvi che merita davvero poichè da qui si gode una vista sconfinata su tutta Vienna. La campana più famosa del duomo è la Pummerin che, però, si trova nella Torre Nord. Oltre a numerosi altari e cappelle laterali di grande pregio, si può visitare anche l’impressionante tesoro del duomo.

Dopodichè, ci siamo incamminati verso la HUNDERTWASSERHAUS (Casa di Hundertwasser) nel quartiere di Landstraße, a est del centro della città; si tratta di una delle principali attrazioni architettoniche dell’Austria nonchè il complesso di case popolari progettate da Friedensreich Hundertwasser che attira visitatori da tutto il mondo grazie alle sue facciate decorate con colori vivaci, una strada con pavimentazione “ondulata”, una cabina telefonica tipicamente British e più di 200 alberi e piante su balconi e terrazze del complesso che trasformano l’edificio in un’oasi verde nel cuore della città. 

2° GIORNO

Gran parte del secondo giorno lo abbiamo dedicato alla scoperta del famoso VOLKSPRATER comunemente detto PRATER (i viennesi lo chiamano Wurstelprater) situato nel distretto Leopoldstadtil parco di divertimenti e sede della Ruota Panoramica eretta nel 1827, uno dei simboli più famosi di Vienna. Essendo inverno però, la maggior parte delle giostre erano chiuse, mentre la Ruota Panoramica rimane sempre aperta al pubblico, ogni giorno dell’anno. Siamo, comunque, riusciti a fare un giro in una delle poche case di paura aperte e devo dire che è stato spettacolare ma anche super spaventoso!
Al Prater appartiene anche il polmone verde della città,  un tempo territorio di caccia amato degli Asburgo ed ora considerato uno dei più bei parchi al mondo.

Abbiamo concluso questa seconda giornata con la visita al PALAZZO SCHöNBRUNN, famosa reggia imperiale di Vienna, è stata la sede della casa imperiale d’Asburgo dal 1730 al 1918. Una volta si trovava in campagna, ma ormai è stato inglobato dalla città; è ubicato nel quartiere di Hietzing, nella periferia ovest di Vienna.
L’ex residenza estiva degli Asburgo si caratterizza per le lussuose camere imperiali e il magnifico giardino; qui hanno alloggiato un tempo Maria Teresa d’Asburgo, l’imperatore Francesco Giuseppe e la moglieSissi” Elisabetta.
Qui, Francesco Giuseppe nacque e vi trascorse i suoi ultimi anni di vita. Lo Schönbrunn conta complessivamente 1.441 stanze ma di queste, solo 40 possono essere visitate. Gli arredi interni sono in stile barocco rococò. Nella Grande Galleria si tenne il Congresso di Vienna del 1814/15.
Il parco della Reggia è gratuitamente accessibile durante tutto l’anno e ospita la sfarzosa Gloriette.
Dei vari tour a vostra disposizione, vi consiglio vivamente il Grand Tour (circa 60 minuti – 40 sale) che vi permetterà di vedere, oltre alle sale di rappresentanza e agli appartamenti privati di Francesco Giuseppe ed Elisabetta, anche le sontuose sale settecentesche dell’epoca di Maria Teresa.

3° GIORNO

Nuovo giorno, nuove cose da vedere. Si parte con la visita alla Biblioteca Nazionale Austriaca, o meglio la ÖSTERREICHISCHE NATIONALBIBLIOTHEK; ha sede nella Hofburg ed è stata fondata a metà del XV secolo dagli Asburgo come biblioteca di Corte. Vanta un patrimonio di oltre sette milioni di volumi divisi in varie collezioni!
Oltrepassato il famoso scalone d’onore, il cuore della biblioteca è senza dubbio la Prunksaal (Sala Magnifica) dove
 il tempo si è fermato e si rivive il fasto di epoche antiche; risultano di particolare rilievo i volumi della collezione appartenuta ad Eugenio di Savoia. Armadi sono scrigni di tesori preziosi. Il suggestivo Salone di Gala è impreziosito da armadi 
in legno di noce e scaffali ed è coperto da una cupola sontuosamente affrescata dal pittore di corte Daniel Gran.

Abbiamo poi, proseguito verso Berggasse 19, nel nono distretto di Vienna. Qui sorge il palazzo che ha ospitato per 47 anni il mio maestro di vita Sigmund Freud prima di fuggire a Londra con la sua famiglia, di fronte alla minaccia del Nazismo. Nel 1971 si pensò di allestire in quelle che erano state le camere dell’appartamento e dello studio del fondatore della psicanalisi, il FREUD MUSEUM, con la collaborazione di Anna, sua figlia minore.
Il Museo propone arredi originali, tra cui la sala d’attesa,  ed una selezione degli oggetti antichi facenti parte della raccolta di Freud, autografi e prime edizioni delle sue opere. Ho potuto così avvicinarmi alla vita e all’ambiente culturale di Freud, di colui che ha ispirato i miei anni di studio e che continua a farlo con la mia vita, mi ha guidato per mano nel suo mondo facendomi conoscere e apprezzare la cosa più strana, complicata e bella che esista: la mente umana.

Tornando indietro, verso il centro città, abbiamo fatto una passeggiata sul lungocanale del Danubio, prima di dirigerci verso l’HOTEL SACHER per assaporare la prelibatissima e super famosa Sacher Torte, realizzata ancora oggi secondo la ricetta originale ben custodita; inutile dirvi quanto sia buona con quella sua inconfondibile farcitura alla confettura di albicocca!

Dopo più di mezz’ora di fila ed un dolcissimo quarto d’ora all’insegna del gusto, siamo tornati in appartamento per prepararci a passare la notte di CAPODANNO AL PRATER.
Tanta gente, tanta musica, tanto freddo ma davvero tanto divertimento!
E’ stato un modo alternativo alla solita piazza di festeggiare l’ultima notte dell’anno e devo dire che la nostra scelta non ci ha affatto delusi. Allo scoccare della mezzanotte, l’anno nuovo ci ha accolti con un bellissimo spettacolo pirotecnico che ha visto come protagonista la famosa ruota panoramica del parco. Un bel giro per il parco di notte e poi via a dormire per recuperare le energie.

4° GIORNO

Primo giorno del nuovo anno!
Dopo i festeggiamenti della notte di S.Silvestro, la sveglia è suonata tardi.
Abbiamo deciso di dirigerci nuovamente nel quartiere Landstraße per visitare questa volta lo SCHLOSS BELVEDERE (Castello del Belvedere), non solo uno dei capolavori dell’architettura barocca austriaca ma anche una delle residenze principesche più belle d’Europa che ospita una delle più pregevoli collezioni di opere d’arte in Austria tra cui “Il Bacio” e “La Giuditta” di Gustav Klimt.
Il Belvedere è stato costruito per il principe Eugenio di Savoia come la sua residenza estiva lontana dalla città ed è formato da due palazzi contrapposti, il Belvedere superiore (Oberes Belvedere) e il Belvedere inferiore (Unteres Belvedere), separati da immensi giardini alla francese.  Negli interni di entrambi gli edifici si trova la Österreichische Galerie Belvedere, uno dei principali musei d’arte di Vienna.

Per finire in bellezza la giornata, abbiamo deciso di andare a divertirci sulla pista di pattinaggio più famosa dell’Austria ed una delle più grandi d’Europa con i suoi 7000 mq di ghiaccio artificiale, la EISTRAUM.
Ogni anno, da gennaio a marzo, la Rathausplatz, cioè la piazza del municipio e il parco circostante si trasformano in un magico paesaggio ghiacciato; il municipio viene decorato con stupendi effetti luminosi che conferiscono al paesaggio uno scenario straordinario. Due grandi piste di pattinaggio vengono collegate da piccoli passaggi attraverso il parco e sotto gli alberi mentre diverse bancarelle gastronomiche propongono gustose specialità. 

5° GIORNO

Quinto e ultimo giorno per noi nella capitale austriaca.
L’atmosfera natalizia sta pian piano lasciando la città e con essa anche i turisti; Vienna comincia a svuotarsi ed è, così, più facile visitare la HOFBURG senza dover affrontare ore estenuanti di fila.
Il complesso della Hofburg è stato il centro del potere austriaco per più di sei secoli. Parte del palazzo è oggi la residenza e luogo di lavoro del presidente dell’Austria. Costruito a partire dal XIII secolo, il complesso venne espanso nei secoli grazie alla dinastia degli Asburgo.

Dopo esserci immersi nella storia austriaca, non poteva mancare un po’ di sano shopping da turisti ed una capatina al famoso CAFE NEKO, il bar dei gatti dove i clienti possono rilassarsi, bere qualcosa e coccolare i piccoli amici a quattro zampe che vivono qui.

Prima di tornare a casa a preparare le valigie, vagando per le strade di Vienna alla ricerca di posti particolari da immortalare, siamo stati catturati dall’unicitá dell’INCENERITORE DI SPITTELAU che l’artista visionario Hundertwasser ha reso celebre e suggestivo decorandolo a suo piacimento e gusto.
Abbiamo deciso, quindi, di fare qualche scatto super artistico. 

COSA MANGIARE

Ed ecco  la parte più delicious di questo articolo.
Cosa mangiare a Vienna?

Ci sono alcune cose che proprio non potete farvi sfuggire se decidete di fare un viaggio nella capitale austriaca.
Il consiglio che posso darvi è di assaggiare tutto quello che non è cibo italiano.
In realtà è una filosofia che seguo ogni volta che viaggio fuori dall’Italia, poichè credo sia fondamentale per un viaggiatore non solo conoscere la città dal punto di vista culturale ma anche da quello culinario.

La Wienerschnitzel, la “nostra” cotoletta di maiale o di pollo, accompagnata dall’ erdäpfelsalat, un’insalata di patate lesse e cipolla spesso anche con lattuga. 

I Würstel da gustare rigorosamente nei numerosi chioschi sparsi per la città e, come da tradizione, in piedi. Ce ne sono di vari tipi (col formaggio, col curry, di maiale, di carne mista, di pollo, ecc…) accompagnati dall’immancabile fetta di pane nero e poi a piacere senape, mostarda, ketchup e crauti.

brezel sono il tipico pane intrecciato, di colore ambrato ricoperto di sale grosso.

La gulashsuppe, che diversamente dalla versione ungherese è più asciutta e meno piccante, molto simile allo spezzatino. Si tratta di una zuppa di pezzetti di carne bovina con patate in salsa di cipolla, paprika, erba cipollina.

Infine, come vi ho già detto prima, non si può assolutamente non assaggiare la famosissima Sacher Torte nell’hotel dove è stata creata e dove risiede la ricetta originale.

Eccoci giunti al termine di questo mio viaggio a Vienna.
Spero che vi sia piaciuto e che i miei consigli vi possano essere utili!

27 Comments

  1. Bellissima Vienna, io ci sono stata due volte ma sempre in estate ma credo che valga ssolutamente la pena visitarla anche in inverno!
    bellissime foto ed ottimi suggerimenti!

    PS. per il prossimo anno nel periodo di Natale, se non ci sei stata, considera Praga o Bruges, hanno un’atmosfera magica in quel periodo!
    Baci!
    S
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  2. Beautiful photos good city guide. You make a lovely couple. And your yellow coat is beautiful !!!
    xoxo

    marisasclosetblog.com

  3. che bellissima città!
    un bacione
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  4. WOW Vienna è una delle città che mi piacerebbe poter visitare prima o poi!! E’ così ricca di storia, di cultura e anche di divertimento! Così pittoresca con le sue chiese e ampie piazze, bellissima soprattutto durante l’inverno!
    Se mai mi capiterà di andarci farò tesoro dei tuoi suggerimenti!

  5. Joanna Joy

    Hi Enrica! Vienna looks like a beautiful place to visit! Your photos are amazing. I’ve never been there, but now I definitely would like to visit. Cafe Neko looks like my kind of cafe, super adorable! My favorite picture of you is the one on the ice with the Christmas lights in the background. You should frame that one, it’s truly magical!

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