Buon pomeriggio donzelle!
Come promesso, ecco arrivato l’articolo interamente dedicato ad Expo Milano 2015 e alla mia esperienza tra i padiglioni; vi chiederete perchè mai “tra” i padiglioni e non “nei” padiglioni?
E vi rispondo subito ragazze mie… come ben saprete in questo ultimo mese l’esposizione universale è stata presa letteralmente d’assalto da gente proveniente da ogni parte del mondo! 
Quindi, potete immaginarvi quante ore di fila si creano fuori da ogni padiglione e in una giornata sola a disposizione, ti ritrovi a poterne visitare davvero pochi.


Personalmente sono riuscita a vederne solo 6 internamente (7 se contiamo anche quello dell’ Olanda il quale però non è proprio un padiglione, come vi spiegherò più avanti).
Scelta sbagliata del giorno?
Scelta sbagliata del periodo?
Sicuramente..

Ma veniamo a noi!!
Non starò qui a lamentarmi delle ore di coda da fare già dall’ingresso perchè non vi darei nessuna notizia nuova e utile.
Piuttosto mi concentrerò sulla descrizione dei padiglioni che ho visitato e per ognuno darò un mio voto personale.



1) REPUBBLICA CECA:  Vuole presentare l’esperienza e l’innovazione nella gestione delle risorse idriche e del loro uso.

L’acqua è l’elemento principale che accomuna il mondo della scienza, la nutrizione, la cultura e la vita della gente ed è concretamente presente nello specchio d’acqua che diventa l’epicentro del padiglione.

Lo Stato ha una lunga tradizione di gestione delle proprie risorse idriche, manifestata dalla presenza di numerosi centri benessere e piscine, la cui presenza, probabilmente, è da collegarsi all’irrealizzabile sogno del Paese di avere un mare.

Voto: 6 (molto carina la struttura esterna, terrazza panoramica da cui poter ammirare il decumano)

2) BRASILE: La partecipazione ad Expo è stata l’occasione per mostrare al mondo le attività di ricerca del Paese e i suoi modelli di produzione e consumo di cibo. Il miglioramento delle coltivazioni si basa infatti sull’adattamento alle diverse condizioni poste dalle varie caratteristiche territoriali, biologiche, climatiche e culturali.
Il Paese affronta il tema di Expo Milano 2015 mostrando un insieme di soluzioni collegate alla sua capacità tecnologica in ambito agricolo volte ad estendere la produzione di cibo e le relative esportazioni, nonché a soddisfare le esigenze della società senza svalutare la risorsa più importante del Paese: la biodiversità, risorsa fondamentale per l’equilibrio dell’intero Pianeta.
Il cuore pulsante del Padiglione del Brasile è una rete interattiva che collega i tre piani. Camminando sulla rete sospesa, i visitatori interagiscono con l’ambiente circostante: dei sensori, infatti, rilevano i movimenti trasferendo impulsi che modificano il suono e la luce circostante. La visita inizia da un’area aperta (Green Gallery), con ortaggi, piante, fiori e frutti accompagnati da tavoli interattivi, che offrono giochi e informazioni sulle etnie del Brasile. Una rampa porta al primo piano, dove una proiezione guida i visitatori. Al secondo piano, un’altra proiezione su uno schermo trasparente mostra un video che si attiva grazie ai sensori di prossimità.

Voto: 8 (bellissima idea la rete sospesa su cui poter camminare; molto bella la struttura esterna ma anche quella interna che si legano perfettamente tra di loro; nessuna fila per la visita all’interno; poco meno di un’ora di attesa per salire sulla rete)





3) MALAYSIA: Il padiglione ha la forma di quattro semi. Le curve del design e gli intrecci sulla struttura riflettono la versatilità e la dinamicità della nazione. Il design del Padiglione della Malaysia trae ispirazione da un umile seme della foresta pluviale. Il seme, un simbolo di crescita, indica l’inizio di un percorso, e il potenziale racchiuso in esso.
Il progetto architettonico prevede caratteristiche green e sostenibili in linea con il tema della sostenibilità di Expo Milano 2015. 
La struttura esterna dei semi è costruita con il “Glulam” o legno lamellare, un innovativo legno strutturale ricavato da materiale locale sostenibile. La scelta del Glulam, in combinazione con la forma strutturalmente complessa del Padiglione, nasce dalla volontà di mostrare le capacità della Malaysia sia per quanto riguarda il design che per l’utilizzo di materiali innovativi. Il padiglione della Malaysia riflette il continuo impegno del Paese verso lo sviluppo e la crescita, fondati su un sistema che conduce il ciclo della vita, promuove la sostenibilità, l’utilizzo e il consumo responsabile delle risorse naturali.

Voto: 8 (struttura esterna molto bella e perfettamente in linea con l’interno del padiglione e con il tema trattato, fila breve)





4) GERMANIA: La prima parte del percorso del Padiglione tedesco illustra le fonti dell’alimentazione (suolo, acqua, clima e biodiversità). Nello spazio “Il mio giardino di idee” ogni visitatore può interagire con il materiale esposto per ottenere ulteriori informazioni multimediali. 
Il finale è lo show “Be(e)active”: i visitatori possono sperimentare un volo sulla Germania (attraverso 3mila schermi che proiettano paesaggi tedeschi) dalla prospettiva di due api in volo, il cui movimento è diretto da un direttore d’orchestra.

Voto: 5 (in realtà si meritava un voto più basso ma la struttura esterna è molto bella; fila troppo troppo lunga per una visita che non merita più di 4)






5) KUWAIT: L’acqua, l’agricoltura e l’energia sono le più grandi sfide che il Paese affronta per garantire una migliore qualità della vita in un’ottica di sostenibilità.
L’acqua potabile, in un Paese situato nel punto di congiunzione tra la Penisola Arabica e il continente asiatico dalle condizioni geografico-ambientali caratterizzate da aridità di suolo e clima, è una risorsa vitale.
L’agricoltura si concentra sulle colture di palme e patate. 
L’energia vede il Paese impegnato nella ricerca di sostituti naturali al petrolio (energia solare ed eolica).
La struttura del Padiglione richiama le imbarcazioni kuwaitiane, i Dhow, tuttora utilizzate nel Golfo Persico. La facciata laterale presenta un esempio delle serre e dei sistemi di coltura idroponica diffusi nel Paese. La prima sezione del percorso illustra le caratteristiche del territorio e del clima del Kuwait; nella seconda viene mostrato come lo studio e la ricerca scientifica abbiano permesso di creare un habitat ospitale e fertile; nell’ultima sezione, i visitatori possono immergersi in prima persona nella cultura kuwaitiana.

Voto: 9 (davvero stupendo, bellissima l’idea dell’imbarcazione all’esterno e della cascata d’acqua all’ingresso che presenta un messaggio importantissimo per la popolazione mondiale: “l’acqua è la chiave per la sopravvivenza”)




6) STATI UNITI D’AMERICA: Il padiglione ha lo scopo di promuovere la conoscenza e la passione per la cucina americana, i cuochi, i produttori e i prodotti; valorizzare il talento americano, la spontaneità e l’imprenditorialità e gli Stati Uniti come destinazione privilegiata per il business e il turismo; mettere in contatto persone e aziende negli Stati Uniti, in Italia, e in tutta Europa, basandosi su forti legami storici; e offrire a tutti un’esperienza divertente, coinvolgente, informativa e piacevole.
Vengono affrontati i temi della sostenibilità, della sicurezza alimentare, dell’accesso al cibo, della nutrizione, e dello spreco. 
Il Padiglione – al quale si accede tramite una passerella in legno recuperato dal lungomare di Coney Island – si ispira a un tradizionale granaio americano e si sviluppa come una struttura aperta su più piani. L’elemento distintivo è la grande ‘fattoria verticale’, da cui si otterrà un raccolto quotidiano. 

Voto: 8 (visitato alle 21 quindi nessuna fila, video interattivi molto interessanti, struttura esterna molto molto carina)






7) OLANDA: Il Padiglione è completamente all’aperto. La scelta di costruire questo tipo di struttura è stata dettata principalmente dal tema, quindi dal desiderio di riprodurre l’ambientazione tipica delle fiere. Quello che ne deriva è un luogo divertente, stimolante e accogliente. 
“Share, Grow, Live” – condividere, crescere e vivere – sono i temi con i quali l’Olanda risponde al tema di Expo Milano 2015 e presenta la ricchezza del proprio territorio e il loro progresso tecnologico. 
Con il concetto di “condivisione”, il Paese afferma che le soluzioni alle sfide globali richiedono la collaborazione internazionale e la condivisione delle conoscenze e delle risorse da parte di tutti. 
 Il concetto di “crescere” viene espresso attraverso la ricchezza del territorio olandese, dal quale deriva lo sviluppo tecnologico, economico e sociale del Paese. 
Mentre quello di “vivere” viene dimostrato dal numero di persone che cercano una qualità della vita sempre più elevata.

Voto: 7 (molto carina l’idea di costruire una sorta di luna park con food truck e musica, interessante visitarlo alle 22:00 quando prende avvio un Dj Set che permette di scatenarsi a ritmo di disco-dance)





Il padiglione che mi è piaciuto di più è stato sicuramente quello del Kuwait
Nemmeno mezz’ora di fila, bellissimo fuori e dentro, molto molto moderno e innovativo.

Quello che mi è piaciuto di meno, nonostante le aspettative super positive che mi ero creata ammirando la magnifica struttura esterna, è stata la Germania.
2 ore interminabili di fila per una visita di 10 minuti di cui non ho capito assolutamente il senso.
Carino lo show musicale finale che però, a mio modesto parere, non c’entrava nulla con il tema.
Se avessi saputo, avrei speso quelle 2 ore per il padiglione dell’Azerbaijan.

La cosa che mi è piaciuta di più?
Il magnifico spettacolo musicale di luci e di acqua dell’albero della vita; 12 minuti spesi davvero bene.


Il mio giudizio finale?
Tralasciando le code senza fine, è stata un’esperienza stancante ma molto molto bella, nuova, costruttiva ed educativa.
Cura pazzesca nei minimi dettagli, strutture magnifiche, unica pecca è stata forse la troppo poca organizzazione e gestione della fiumana di visitatori; si sarebbero potute evitare molte molte ore di fila.

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